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L'outlook della settimana. Il punto al 21 settembre 2022

Qualche giorno fa l’agenzia di rating Fitch ha parlato di “tempesta perfetta” alludendo allo scenario che si sta delineando per l’economia europea e prevedendo per il Pil italiano una contrazione dello 0,7% nel 2023. Ed anche la NADEF, Nota di Aggiornamento del Documento di Economia e Finanza, che il Governo sta per ultimare, disegna un quadro decisamente peggiore rispetto a quello indicato pochi mesi fa dal Documento di economia e finanza (DEF) per il 2023, ovvero una crescita sotto l’1%. Sono segni, ha sostenuto il Presidente del Consiglio Draghi, di un rallentamento “ma non credo - ha detto - si possano intravedere i sintomi di una recessione”.

Il Centro Studi di Confindustria da una descrizione severa della situazione economica in corso: “Il prezzo del gas non è mai stato così alto, inflazione e tassi di interesse salgono ancora più su. Il contesto è molto difficile nella seconda metà del 2022: lo scenario per l’economia vira al ribasso. Nell’industria italiana si materializza la caduta, sebbene l’export si dimostri resiliente e continui per ora la risalita dei servizi. Rincari del gas e rischio di scarsità mettono in ginocchio l’Europa, che va verso una brusca frenata.”

Presentando l’ultimo numero della Congiuntura Confcommercio, la consueta analisi sull’andamento complessivo dell’economia italiana, il direttore dell’Ufficio Studi, Mariano Bella, ha sottolineato che “dopo un primo semestre positivo, ben al di là di qualsiasi aspettativa, l’economia italiana mostra segnali di un possibile rallentamento nell’ultima parte del 2022“. “A luglio – ha detto Bella – la produzione industriale, dopo i bruschi ridimensionamenti di maggio e giugno, ha mostrato solo un debole recupero (+0,4%), registrando nel confronto annuo una flessione. Nello stesso mese l’occupazione ha mostrato un ridimensionamento in termini congiunturali”.

C’è un dato, rilevato da Eurostat, che colpisce in modo particolare: si tratta dell’aumento del costo pane in Europa. Ad agosto 2022, scrive l’Istituto di statistica europeo, il prezzo del pane nell’UE era in media superiore del 18% rispetto ad agosto 2021. Dati mensili, è spiegato, mostrano anche un aumento significativo dell’inflazione complessiva, sebbene non così ampio (da +3% a +10%).

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