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FEDERMODA: DIRETTIVA UE «OMNIBUS»

Aggiornamento del Codice del Consumo: Dal 1° luglio novità in tema di annunci di riduzione dei prezzi, pratiche scorrette e comportamenti sleali

Sulla Gazzetta Ufficiale n. 66 del 18 marzo 2023 è stato pubblicato il Decreto Legislativo n. 26 del 7 marzo 2023 che recepisce la cd "Direttiva Omnibus" - Direttiva (UE) 2019/2161 per una migliore applicazione e una modernizzazione delle norme dell’Unione Europea relative alla protezione dei consumatori

Il Decreto Legislativo n. 26 del 7 marzo 2023 modifica, integrandolo, il Codice del Consumo (Decreto Legislativo 205/2006) ed entrerà in vigore il prossimo 2 aprile 2023.

Si tenga tuttavia presente che le disposizioni che riguardano in particolare il settore della distribuzione commerciale della MODA, nella parte che regolamenta gli ANNUNCI DI RIDUZIONE DI PREZZO (introducendo, dopo l’articolo 17 del decreto legislativo n. 206 del 2005,  l'Art. 17-bis) e che vanno ad impattare sulle politiche di sconto e promozionali, black friday, saldi, ecc… tanto online quanto offline nei punti vendita fisici e negli outlet, si applicheranno a decorrere dal novantesimo giorno successivo alla data di entrata in vigore del provvedimento e quindi dal 1° LUGLIO 2023

In particolare le nuove regole di trasparenza si riferiscono a:

  1. l’obbligo di indicazione del “prezzo precedente”, cioè il prezzo più basso applicato alla generalità dei consumatori nei 30 giorni precedenti lo sconto. Nel caso di progressività degli sconti e cioè quando gli sconti divengono via via più alti, come accade durante i saldi, il prezzo precedente, che va sempre evidenziato, è quello riferito ai 30 giorni antecedenti l’avvio dei saldi;
  2. l’adeguamento alla normativa tanto per negozi fisici, outletstore online;
  3. l’aumento delle sanzioni minime e massime in caso di pratiche commerciali scorrette.

Le violazioni in materia di annunci di riduzione del prezzo sono punite con la sanzione amministrativa pecuniaria (ex art. 22, comma 3, D.Lgs. 114/98da € 516,00 a € 3.098,00, comminata dal Comune in cui si sono verificate le violazioni, tenendo conto dei criteri indicati nel nuovo art. 17 bis, comma 7, del Codice del Consumo).

Federazione Moda Italia-Confcommercio ha realizzato unasintesi delle possibili ricadute sul settore MODA utile anche a comprendere come cambieranno le regole del Codice del Consumo (D.Lgs. 206/2005) in particolare sulle novità in tema di trasparenza degli annunci delle riduzioni dei prezzipratiche commerciali scorrette, rafforzamento dellesanzioniclausole vessatorie, adeguamento informazioni, contrattualistica e documentazione per attività di e-commerce.

Sono previste sanzioni più severe che l'Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato (AGCOM) potrà irrogare per le cosiddette “pratiche commerciali scorrette”. I consumatorilesi da pratiche commerciali scorrette potranno anche adire il Giudice ordinario al fine di ottenere soddisfazione dei propri diritti. Le sanzioni minime sono aumentate di dieci volte, passando da 5.000 a 50.000 euro e le sanzioni massimeraddoppiate, passando da 5 milioni a 10 milioni di euro.  La sanzione massima potrà essere pari al 4% del fatturato realizzato in Italia o negli Stati membri della UE perviolazioni transfrontaliere o diffuse a livello della UE. 

Ulteriori e più approfonditi riscontri saranno messi a disposizione dal Ministero per le Imprese e il Made in Italy ad Operatori commerciali, Comuni e Organismi di controllo attraverso F.A.Q. (o linee guida su casistiche pratiche) che si renderanno necessarie per affrontare la complessità dell'intervento normativo con riferimento alle fattispecie più comuni di vendite promozionali, sulle quali Federazione Moda Italia ha lavorato e sta lavorando al fianco di Confcommercio per rendere la norma più vicina alle esigenze delle nostre aziende.

 

CLICCA QUI per le NOVITA' introdotte al CODICE DEL CONSUMO dal Decreto Legislativo n. 26 del 7 marzo 2023

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