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L'outlook della settimana: il punto al 26 marzo 2024

Crescita economica e inflazione
La Banca Centrale Europea ha pubblicato il suo consueto Bollettino economico, dove leggiamo che la crescita economica mondiale si è moderata al volgere dell’anno, in un contesto in cui l’inasprimento della politica monetaria si è trasmesso all’economia. Il prodotto dell’area dell’euro è rimasto stagnante alla fine del 2023, risentendo della debolezza del commercio mondiale. L’attività economica in Europa dovrebbe rimanere moderata nel 2024 per poi risalire nel 2025. È proseguita la graduale tendenza alla disinflazione ma per ora i tassi di interesse sono stati lasciati invariati.
Tuttavia, si stanno facendo largo negli ultimi giorni ipotesi, anche autorevoli, che prospettano un possibile taglio dei tassi europei a breve termine. Proprio oggi, il Governatore della Banca d’Italia Fabio Panetta, in un intervento in commemorazione di Luigi Einaudi, ha detto “Nell’area dell’euro l’inflazione è in rapido calo e prosegue il suo avvicinamento all’obiettivo del 2 per cento, rendendo possibile un taglio dei tassi. Va in questa direzione il consenso che sta emergendo – soprattutto nelle settimane più recenti – nell’ambito del Consiglio direttivo della BCE”.

Peggiora il quadro congiunturale italiano
Nella Congiuntura Confcommercio si riflette in modo lucido sugli ultimi dati economici. A marzo peggiora il quadro congiunturale italiano con variazioni negative degli indicatori in alta frequenza: fiducia delle imprese, vendite al dettaglio, produzione industriale e, a gennaio per la prima volta da luglio scorso, anche l’occupazione. Questa sfilza di segni negativi, che prevalgono su quelli positivi, sono, dice il Presidente di Confcommercio carlo Sangalli, “un pericoloso campanello d’allarme perché rischia di mettere in discussione l’obiettivo di crescita che non può assolutamente scendere sotto il punto percentuale”. “Occorre, quindi, - sostiene il Presidente di Confcommercio - accelerare la realizzazione delle riforme e degli investimenti legati al Pnrr,  Inoltre, grande beneficio alla spesa delle famiglie deriverebbe dalla tanto attesa riforma fiscale. L’ipotesi di estendere la riduzione della pressione fiscale al ceto medio va concretizzata, perché inciderà positivamente sui consumi e, quindi, su occupazione e crescita”.

Flessione congiunturale della produzione industriale 
Una delle ultime notizie economiche che più hanno colpito è il grave calo della produzione industriale, certificato dai dati Istat. A gennaio, leggiamo nel commento dell’istituto di Statistica, si registra una flessione congiunturale dell’indice destagionalizzato della produzione industriale che torna ai livelli di novembre 2023, con diminuzioni estese a tutti i principali comparti, ad eccezione dell’energia. Il quadro è negativo anche su base trimestrale. In termini tendenziali, al netto degli effetti di calendario, si osserva una caduta in 13 settori su 16.

Felicità
Il 20 marzo scorso, in occasione della Giornata mondiale della Felicità, è stato pubblicato il World Happiness Report,che da anni stila la classifica dei Paesi dal più al meno felice. Anche quest’anno la Finlandia è risultata prima nel rank dello studio e l’Afghanistan ultimo. Il nostro Paese ha perso diverse posizioni, uscendo dalla top 30 e fermandosi al 41° posto. Ma, forse, il dato più interessante dell’edizione 2024 è quello relativo alle fasce di età. Sembra, infatti, venir smentito, in moltissimi casi, il concetto che la felicità sia legata all’età giovane e la vecchiaia ad un momento meno felice. 

 

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