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FIMAA :4°EDIZIONE DEL VADEMECUM PER LA STIPULA DEI CONTRATTI DI LOCAZIONE A CANONE CONCORDATO

Torino, 12 aprile 2023 
Frutto della contrattazione tra le parti sociali e stipulati tra le principali associazioni dei Proprietari e degli Inquilini, il nuovo Accordo Territoriale del Comune di Torino, in vigore dal 1 gennaio 2023, trova espressione pratica nel nuovoVademecum per la stipula dei contratti di locazione a canone concordato, presentato oggi da FIMAA Torino, Federazione Italiana Mediatori Agenti d’Affari, nella sede di Ascom Confcommercio Torino.

Da inizio anno è infatti vigore il nuovo Accordo Territoriale del Comune di Torino che regolamenta l’applicazione dei contratti di locazione convenzionata. I contratti convenzionati, versione odierna dei vecchi contratti “ad equo canone”, prevedono, a fronte di significativi sgravi fiscali per i proprietari valori di canone di locazione nettamente più bassi per l’inquilino rispetto ai valori medi del libero mercato.

Vengono definiti nel dettaglio modalità applicative e valori di canone convenzionato concretamente applicabili a livello cittadino. Calmierando i canoni e favorendo l’accesso alle locazioni anche di settori sociali che spesso incontrano difficoltà nel reperire un’abitazione in affitto, gli Accordi Territoriali rappresentano un concreto contributo al mercato delle locazioni e al problema della disponibilità degli alloggi in locazione a canoni sostenibili, tema  molto attuale considerando che nel 2022 la domanda di immobili in affitto ha subito un deciso rialzo così come i valori dei canoni che si sono attestati quasi ai livelli pre-crisi finanziaria.

Negli Accordi Territoriali sono stabiliti nel dettaglio le modalità di valutazione degli immobili per definire i valori massimi e minimi del canone mensile, per metro quadro, in base alla zona e alle caratteristiche dell'edificio e dell'appartamento. Il nuovo Accordo vede una ragionata rimodulazione e riqualificazione di alcune zone della Città che prende atto delle mutate condizioni del mercato immobiliare, delle trasformazioni urbanistiche e sociali avvenute a Torino negli ultimi anni e dell’impatto delle recenti normative sull’efficientamento energetico degli stabili.

Ai proprietari il canone concordato offre numerosi vantaggi fiscali garantendo in particolar modo un regime di tassazione agevolata su Irpef, Imposta di Registro ed aliquota IMU (pari attualmente al 4,31 per mille al posto del  10,6 per mille prevista per  contratti di libero mercato); inoltre, nel caso di adesione alla cedolare secca, si applica un’aliquota unica pari al 10 per cento invece di quella al 21 per cento prevista nei contratti di libero mercato.

In linea con le attività promosse dal Comune di Torino e nell’ottica di contribuire alla diffusione e alla promozione dei contratti di locazione convenzionati, FIMAA Torino, da diversi anni, predispone un Vademecum, rivolto in primis ai propri associati agenti immobiliari – in quanto attori primari del mercato delle locazioni – ma anche a tutti gli operatori del settore, ai professionisti e ai privati.

Il Vademecum, giunto ormai alla sua quarta edizione, è uno strumento utile operativo e contiene tutte le indicazioni dell'Accordo rielaborate in modo da renderle di più agevole lettura e di più facile interpretazione ai fini pratici.

“Da anni ormai - spiega il presidente FIMAA Torino Franco Dall’Aglio - la F.I.M.A.A. Torino ha orientato le sue energie sindacali verso un paziente lavoro volto a fare emergere e a valorizzare, nei confronti dell’opinione pubblica e del consumatore finale, l’indubbia funzione sociale legata al lavoro quotidiano dell’agente immobiliare, la sua valenza di acceleratore del mercato e di attivatore della filiera del comparto immobiliare. Questo è il messaggio non solo che mandiamo verso l’esterno ma è anche un metodo di lavoro che viene quotidianamente utilizzato da tutti i nostri Associati. La decisione di realizzare questo Vademecum, felicemente giunto oggi alla sua quarta edizione, è di fatto la sintesi di tutto ciò. Con questo lavoro la Federazione ha voluto inviare un messaggio forte in più direzioni: innanzitutto alle istituzioni e più precisamente al Comune di Torino che ha compreso le nostre intenzioni e si è reso fin da subito disponibile per chiarire quelle zona d’ombra interpretative che avrebbero potuto generare confusione tra gli utenti finali nell’utilizzare gli Accordi territoriali; ai nostri Associati, per fare sentire loro la nostra vicinanza attraverso la pubblicazione di un pratico strumento di lavoro; ai consumatori, perché il nostro Vademecum è stato realizzato in modo tale da essere di facile lettura e di pronta consultazione per tutti”.