loader image
Chiudi

Riordino attribuzioni Ministeri – decreto legge 11 novembre 2022, n. 173 – pubblicazione in Gazzetta Ufficiale.

E’ stato pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 264 dell’11 novembre 2022 – ed e? entrato in vigore il giorno successivo - il decreto legge 11 novembre 2022, n. 173, recante “Disposizioni urgenti in materia dei riordino delle attribuzioni dei Ministeri”.

Il provvedimento stabilisce le nuove denominazioni e competenze dei seguenti Ministeri:

  • il Ministero dello sviluppo economico assume – art. 2 - la denominazione di “Ministero delle imprese e del made in Italy” e acquisisce la competenza in materia di valorizzazione, tutela e promozione del made in Italy in Italia e nel mondo, contribuendo alla definizione delle strategie e degli indirizzi in accordo con il Ministero degli affari esteri e della cooperazione internazionale, il Ministero dell’economia e delle finanze, il Ministero dell’agricoltura, della sovranita? alimentare e delle foreste e il Ministero del turismo;
  • il Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali assume – art. 3 - la denominazione di “Ministero dell'agricoltura, della sovranita? alimentare e delle foreste” e acquisisce la competenza in materia di tutela della sovranita? alimentare, garantendo la sicurezza delle scorte e degli approvvigionamenti alimentari, il sostegno della filiera agroalimentare, della pesca e dell’acquacoltura, il coordinamento delle politiche di gestione delle risorse ittiche marine, la produzione di cibo di qualita?, la cura e la valorizzazione delle aree e degli ambienti rurali, la promozione delle produzioni agroalimentari nazionali sui mercati internazionali;
  • il Ministero della transizione ecologica assume – art. 4 - la denominazione di “Ministero dell’ambiente e della sicurezza energetica” e acquisisce la competenza in materia di sicurezza energetica, individuando e attuando le misure atte a garantire la sicurezza, la flessibilita? e la continuita? degli approvvigionamenti di energia;
  • il Ministero delle infrastrutture e della mobilita? sostenibili assume – art. 5 - la denominazione di “Ministero delle infrastrutture e dei trasporti”;
  • il Ministero dell’istruzione assume – art. 6 - la denominazione di “Ministero dell’istruzione e del merito” e acquisisce la competenza in materia di valorizzazione del merito.

Il decreto interviene, altresi?, per facilitare l’attuazione del Piano nazionale di ripresa e resilienza, attraverso alcune modifiche alla disciplina relativa alla governance del PNRR (art. 7). In particolare:

  1. viene disposto che per lo svolgimento delle funzioni della Struttura della Presidenza del Consiglio dei ministri per le politiche spaziali e aerospaziali, possono essere conferiti incarichi dirigenziali fino al 31 dicembre 2026, e
  2. viene previsto che il Servizio centrale per il PNRR, costituito presso la Ragioneria generale dello Stato, opera a supporto delle funzioni e delle attivita? attribuite, se nominata, all’Autorita? politica delegata in materia di Piano nazionale di ripresa e resilienza.

Vengono, inoltre, istituiti:

1. il Comitato interministeriale per il made in Italy nel mondo – CIMIM (art. 9)

Il CIMIM svolge funzioni di indirizzo e coordinamento delle strategie in materia di promozione e internazionalizzazione del sistema imprenditoriale italiano.

Il CIMIM e? presieduto dai Ministri degli affari esteri e della cooperazione internazionale e delle imprese e del made in Italy, ed e? composto dai Ministri dell’economia e delle finanze, dell’agricoltura, della sovranita? alimentare e delle foreste e del turismo. Al Comitato possono partecipare anche gli altri Ministri in ragione della competenza nelle materie poste di volta in volta all’ordine del giorno.

Il Comitato coordina le strategie e i progetti per la valorizzazione, la tutela e la promozione del made in Italy nel mondo; esamina le modalita? esecutive idonee a rafforzare la presenza delle imprese nazionali nei mercati esteri; individua i meccanismi di salvaguardia del tessuto industriale nazionale e di incentivazione delle imprese nazionali, anche in relazione all’imposizione di nuovi dazi, alla previsione di regimi sanzionatori o alla presenza di ostacoli tariffari e non tariffari sui mercati internazionali, al fine di prevedere misure compensative per le imprese coinvolte; valuta le iniziative necessarie per lo sviluppo tecnologico e per la diffusione dell’utilizzo di nuove tecnologie da parte delle imprese nazionali nei processi di internazionalizzazione; monitora l’attuazione delle misure da parte delle amministrazioni competenti; adotta le iniziative idonee a superare eventuali ostacoli e ritardi nella realizzazione degli obiettivi e delle priorita? indicati anche in sede europea.

Nell’ambito dei compiti di indirizzo e coordinamento attribuiti al CIMIM, viene periodicamente sentito il Ministero delle imprese e del made in Italy sulle linee di indirizzo strategico dell’attivita? di SIMEST e SACE.

2. la Struttura di supporto e tutela dei diritti delle imprese (art. 10)

La Struttura di supporto e tutela dei diritti delle imprese e? istituita presso il Ministero delle imprese e del made in Italy ai fini dell’esercizio del potere sostitutivo di quest’ultimo in caso di inerzia delle Amministrazioni Centrali nei procedimenti aventi ad oggetto investimenti per il sistema produttivo nazionale di valore superiore, non piu? a 50 milioni, bensi? a 25 milioni di euro e con significative ricadute occupazionali.

La struttura raccoglie le segnalazioni da parte delle imprese e svolge i compiti di: a) istruttoria delle richieste, anche confrontandosi con i soggetti rilevanti, nazionali e locali, coinvolti nell’investimento; b) sostegno alle imprese al fine di individuare iniziative idonee a superare eventuali ritardi ovvero a rimuovere eventuali ostacoli alla conclusione del procedimento; c) in caso di inerzia dell’amministrazione competente, assegnazione di un termine entro cui provvedere; d) in caso di ulteriore inerzia, trasmissione della proposta di provvedimento al dirigente responsabile per l’esercizio del potere sostitutivo.

La struttura, inoltre, ha il compito sia di monitorare il raggiungimento degli obiettivi perseguiti, anche avvalendosi delle camere di commercio, industria, artigianato e agricoltura, che di garantire la pubblicita? e la trasparenza dei propri lavori, anche attraverso idonee misure informatiche.

3. il Comitato interministeriale per le politiche del mare – CIPOM (art. 12)

Il CIPOM, istituito presso la Presidenza del Consiglio, provvede alla elaborazione e approvazione del Piano del mare, con cadenza triennale, contenente gli indirizzi strategici in materia di: tutela e valorizzazione della risorsa mare dal punto di vista ecologico, ambientale, logistico, economico; valorizzazione economica del mare con particolare riferimento all’archeologia subacquea, al turismo, alle iniziative a favore della pesca e dell’acquacoltura e dello sfruttamento delle risorse energetiche; valorizzazione delle vie del mare e sviluppo del sistema portuale; promozione e coordinamento delle politiche volte al miglioramento della continuita? territoriale da e per le isole, al superamento degli svantaggi derivanti dalla condizione insulare e alla valorizzazione delle economie delle isole minori; promozione del sistema-mare nazionale a livello internazionale, in coerenza con le linee di indirizzo strategico in materia di promozione e internazionalizzazione delle imprese italiane; valorizzazione del demanio marittimo, con particolare riferimento alle concessioni demaniali marittime per finalita? turistico ricreative.

Il Comitato e? presieduto dal Presidente del Consiglio dei ministri o dal Ministro delegato per le politiche del mare, ove nominato, ed e? composto dalle Autorita? delegate per le politiche europee, le politiche di coesione e il coordinamento del PNRR, ove nominati, e dai Ministri degli affari esteri e della cooperazione internazionale, della difesa, dell’economia e delle finanze, delle imprese e del made in Italy, della agricoltura, della sovranita? alimentare e delle foreste, dell’ambiente e della sicurezza energetica, delle infrastrutture e dei trasporti, della cultura e del turismo e per gli affari regionali e le autonomie. Al Comitato partecipano gli altri Ministri aventi competenza nelle materie oggetto delle tematiche poste all’ordine del giorno. Alle riunioni del CIPOM, quando si trattano materie che interessano le regioni e le province autonome, partecipano il presidente della Conferenza delle regioni e delle province autonome e, per i rispettivi ambiti di competenza, il presidente dell’Associazione nazionale dei comuni italiani (ANCI) e il presidente dell’Unione delle province d’Italia (UPI).

Oltre ai componenti istituzionali, alle riunioni del CIPOM puo? essere invitato a partecipare, con funzione consultiva, ogni altro soggetto ritenuto utile alla completa rappresentazione degli interessi coinvolti e delle questioni trattate.

 

Si segnala, inoltre, l’ampliamento delle competenze del Comitato interministeriale per la transizione ecologica – CITE (art. 11), cui vengono affidate anche le funzioni di coordinamento delle misure di incentivazione nazionale ed europea in tema di:

  • sostegno e sviluppo delle imprese in materia di produzione energetica;
  • utilizzo delle fonti rinnovabili e dell’idrogeno;
  • sicurezza energetica.

Si prevede, infine, che, dal 12 novembre 2022 (data di entrata in vigore del presente provvedimento) al 30 giugno 2023, i regolamenti di organizzazione dei Ministeri saranno adottati con decreto del Presidente del Consiglio dei ministri, su proposta del Ministro competente, di concerto con il Ministro per la pubblica amministrazione e con il Ministro dell’economia e delle finanze, previa deliberazione del Consiglio dei ministri. Per l’adozione dei sopra citati decreti e? richiesto il parere del Consiglio di Stato.

PER INFORMAZIONI:

Ti servono maggiori informazioni?