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L'outlook della settimana. Il punto al 23 maggio 2023

Italia Paese resiliente

Ancora una volta l’Italia è costretta a confrontarsi con un disastro di proporzioni gigantesche. L’alluvione in Emilia-Romagna, dove si contano, oltre alle vittime, circa 36000 persone costrette a lasciare la propria abitazione, è una brutale catastrofe umanitaria, ambientale ed economica. Nelle prossime ore ci sarà un Consiglio dei ministri al fine di varare le prime emergenziali misure di sostegno per le aree colpite. 

Ma l’Italia è un Paese resiliente, lo ha scritto oggi la DBRS Morningstar, agenzia globale di rating del credito, sostenendo come negli ultimi anni abbia dovuto affrontare molteplici shock dai quali ci si è saputi riprendere contribuendo alla stabilità del rating a BBB (alto): "La ripresa post pandemia – scrive l’agenzia - è stata migliore del previsto e la crescita è stata più forte rispetto ai suoi pari. La crescita potenziale del Pil sembra migliorare e il debito dovrebbe continuare a diminuire nei prossimi anni". (QUI il DBRS Morningstar Pdf ING)

Crescita del Pil pur permanendo elementi di fragilità 

 Dopo un primo trimestre positivo, con una crescita superiore alle attese, scrive l’Ufficio Studi di Confcommercio nella sua Congiuntura, l’economia italiana si avvia a superare l’1% di crescita per l’anno in corso. Gli elementi di fragilità riguardano oggi l’incertezza derivante dallo scenario internazionale e una pericolosa lentezza nel rientro delle dinamiche inflazionistiche
Temi che ritroviamo anche nelle Previsioni economiche di Primavera, curate dalla Commissione Europea che, per il Vecchio Continente, vede un’economia resiliente in un contesto mondiale difficile, dove l’inizio del 2023 è stato migliore del previsto, portando le prospettive di crescita dell’Ue all’1% e all’1,7 nel 2024. Per quanto riguarda l’Italia si prevede che la crescita del PIL reale rallenti all’1,2% nel 2023 e all’1,1% nel 2024, poiché i prezzi più elevati frenano i consumi privati mentre gli investimenti, sostenuti dalle misure del governo, continuano a espandersi vigorosamente. Nelle "prospettive di crescita", "nell'anno in corso proiettiamo per l'Italia la crescita più alta tra le maggiori economie europee, credo che non avvenisse da molto tempo". Lo ha segnalato il commissario Ue all'Economia Paolo Gentiloni (QUI)

Inflazione

Il Bollettino Economico n°3 della Banca Centrale Europea inizia con queste parole: “Le prospettive di inflazione continuano a essere troppo elevate da troppo tempo”. Si spiega che le prossime decisioni del Consiglio direttivo assicureranno che i tassi di riferimento siano fissati a livelli sufficientemente restrittivi da conseguire un ritorno tempestivo dell’inflazione all’obiettivo del 2 per cento nel medio termine e siano mantenuti su tali livelli finché necessario. In un’intervista al Tg1, la presidente della BCE Lagarde ha spiegato che "non abbiamo alternative. L'unico strumento che abbiamo per affrontare l'inflazione troppo alta sono i tassi di interesse. Ma se questi aumentano, i depositi e i risparmi dei cittadini dovrebbero essere remunerati di più. C'è bisogno di un dialogo tra banche e clientela". Quindi ha sottolineato che "sono i meno privilegiati e i più fragili a pagare il prezzo più alto dell'inflazione e noi vogliamo riportarla il più velocemente possibile al 2%". (QUI)

Il Salone del Libro

Uno degli eventi più importanti della settimana è stato il Salone del Libro di Torino. Con l’occasione l’Istat ha pubblicato una “Statistica Today” su Lettura dei libri e fruizione delle biblioteche, dalla quale il primo dato che emerge è che nel 2022 è pari al 39,3% la quota di persone di 6 anni e più che hanno letto nell’ultimo anno almeno un libro per motivi non strettamente scolastici o professionali (erano il 40,8% nel 2021), segnando di fatto una diminuzione dei lettori. E sempre al Salone, ALI, l’Associazione dei Librai Italiani, ha diffuso i dati dell’Osservatorio sulle librerie in Italia nel 2022, realizzato con Format Research, da quale emerge che è aumentato il clima di fiducia dei librai sull’andamento dell’economia italiana in generale e su quello della propria impresa, per effetto dei buoni risultati raggiunti durante le festività natalizie. Analogo l’andamento dell’indicatore relativo ai ricavi, peggiora però il sentiment relativo alle previsioni di vendite per la prossima estate.

Lavoro e competenze

Secondo il comunicato congiunto di Ministero del Lavoro, Banca d’Italia e Anpal, l’occupazione dipendente continua a crescere a ritmi sostenuti e nei due mesi di marzo e aprile sono stati creati oltre 100.000 posti, al netto delle cessazioni. Un dato che segue quello di Unioncamere, di cui abbiamo parlato la settimana scorsa, che prevede 467mila contratti di assunzione (di durata superiore ad un mese o a tempo indeterminato) programmati dalle imprese a maggio, e oltre 1,5 milioni per il trimestre maggio-luglio. Permane di difficile reperimento il 46,1% del personale ricercato dalle imprese.

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