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L'outlook della settimana. Il punto al 16 luglio 2024

L’Italia cresce poco, lentamente e in un contesto di numerosi fattori di incertezza.
Anche questa settimana non mancano gli spunti di riflessione sull’andamento economico italiano.  Ciò che ci appare piuttosto evidente è una certa convergenza, anche nei termini usati, fra più istituti di ricerca. Nel terzo Bollettino Economico della Banca d’Italia del 2024, leggiamo che il paese continua a crescere, ma lo fa in modo moderato, grazie soprattutto al sostegno dei servizi e del turismo, mentre si è notevolmente ridotta l’attività nella manifattura e nelle costruzioni. “Nelle nostre più recenti proiezioni macroeconomiche – scrivono - il prodotto aumenterà dello 0,6 per cento nel 2024 (dello 0,8 escludendo la correzione per le giornate lavorative), dello 0,9 nel 2025 e dell’1,1 nel 2026”.
Istat, nella sua Nota sull’Andamento dell’Economia Italiana, scrive che le previsioni per l’economia internazionale sono moderatamente positive ma caratterizzate da numerosi fattori di incertezza. L’Italia, in questo contesto internazionale, ha una crescita moderata ma grazie al calo dell’inflazione, da noi più marcato che in altri Paesi europei, e ad un buon andamento del mercato del lavoro, aumenta il reddito disponibile e il potere di acquisto delle famiglie. (consulta l’infografica Istat)
L’Ufficio Studi di Confcommercio, nella sua Congiuntura, stima il Pil in lieve rialzo su base mensile (+0,1%) rispetto alla stima precedente di un -0,1%, mentre a giugno i consumi crescono dello 0,9, grazie anche agli incentivi auto, mentre l’Inflazione mostra un lieve ripresa in luglio e sintetizza nel titolo “Per l’Economia Secondo Trimestre in Chiaroscuro”. (Consulta anche i dati OCSE sull’inflazione)

Lavoro e difficoltà di reperimento dei profili ricercati dalle aziende
I dati del Bollettino del Sistema informativo Excelsior, realizzato da Unioncamere e ministero del Lavoro e delle politiche sociali mostrano che sono oltre 507mila i contratti di assunzione offerti dalle imprese a luglio e 1,3 milioni nel trimestre luglio-settembre, con una contrazione della domanda di lavoro di circa 78mila contratti rispetto a luglio 2023 (-13,3%) e di -156mila per il corrispondente trimestre 2023 (-10,6%). Significativamente, oltre il 48% dei profili richiesti dalle aziende sono difficili da reperire, evidenziando la necessità di strategie efficaci per l’inserimento dei giovani nel mercato del lavoro. Alla luce di questi numeri, è di particolare interesse l’accordo quadro di collaborazione per favorire l’inserimento dei giovani nel mondo del lavoro fra Confcommercio e Unioncamere.

Incremento della produzione industriale in Italia in un contesto ancora difficile Dopo due mesi di flessioni congiunturali, scrive Istat, l’indice mensile destagionalizzato della produzione industriale registra una crescita dello 0,5%. La dinamica positiva è estesa a quasi tutti i settori, con l’eccezione dei beni strumentali. Tuttavia, la media degli ultimi tre mesi registra un andamento complessivo ancora in calo. La produzione industriale è in calo, mediamente, anche in Europa, secondo i dati Eurostat dello 0,6% nell’area euro e dello 0,8% nell’UE, rispetto al mese precedente, mentre rispetto ad un anno fa c’è una diminuzione del 2,9% nell’area euro e del 2,5% nell’UE.
Luci ed ombre anche per il settore distillatorio secondo Assodistil, reduce da un 2023 particolarmente complesso, con una vendemmia fra le più scarse degli ultimi 76 anni. E secondo l’indagine presentata alla 78° Assemblea degli associati dalla ricercatrice Barbara Esposito do Format Research, le imprese attive nel settore distillatorio mostrano una fiducia leggermente in calo rispetto al semestre precedente relativamente all’andamento della propria attività. Questa tendenza è dovuta anche al rincaro delle materie prime.

All’Assemblea ABI affrontati i più importanti temi economici
Sono stati temi di alto livello quelli affrontati durante l’Assemblea ABI del 2024, aperta con il discorso del Presidente Patuelli  che ha parlato, tra le altre cose, di riduzione del debito pubblico e di transizione verso un’economia di mercato più sostenibile. Sono intervenuti Il Ministro dell’Economia Giorgetti che “sente, non come un obiettivo politico ma come un dovere morale verso le future generazioni, portare il bilancio in pareggio al netto del servizio del debito pregresso. Il Ministro si è anche soffermato sulla crescita del Pil che per gli analisti del Tesoro registra una crescita dello 0,3% rispetto ai mesi precedenti e potrebbe avere un risultato annuo allo 0,9%. Nel suo intervento, il Governatore della Banca d’Italia Fabio Panetta, mostrando un quadro di crescita moderata del Paese, ha detto che dovremo essere pronti a rispondere con rapidità a nuovi shock che potrebbero allontanarci, verso l’alto o verso il basso, da quella traiettoria. Per quanto riguarda il Pil, il dato fornito dal Governatore è +0,8%.

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