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L'outlook della settimana. Il punto al 28 gennaio 2025

Davos 2025: Risposte globali alle sfide del nostro tempo

L’evento economico che ha caratterizzato la settimana scorsa è stato senza dubbio il World Economic Forum Annual Meeting - Davos 2025 che ha radunato in Svizzera i leader globali per affrontare le grandi sfide del pianeta. Tra queste rientrano la risposta agli shock geopolitici, la stimolazione della crescita per migliorare gli standard di vita e la gestione di una transizione energetica giusta e inclusiva.
Tra gli interventi più attesi dell’Annual Meeting c’era quello del neo rieletto Presidente USA Donald Trump che, il 23 gennaio, nel suo lungo discorso ha ribadito le sue linee politiche e le critiche all’Europa evidenziando quelli che ritiene i mali principali del Vecchio Continente:  “ridicolo” Green deal, la scommessa sulle rinnovabili, la burocrazia ipertrofica, le tasse troppo alte e i presunti scompensi commerciali con l’economia a stelle e strisce”. Nulla di nuovo, alla fine. 
Fra le poche risposte alle parole di Trump, gli interventi nell’ultima giornata del Meeting della Presidente BCE Lagarde e dalla Direttrice generale del Fondo Monetario Internazionale Georgieva. 

La prima invita i leader europei a cogliere rischi e opportunità per affrontare le sfide del presente. La presidente della BCE ha sottolineato i punti di forza dell’Europa, citando un rapporto debito/Pil medio dell’80%, un deficit al 3% e un’inflazione stabile al 2,4%, con la previsione di un suo calo. 

Georgieva ha evidenziato divario di produttività tra Stati Uniti ed Europa, suggerendo che per essere competitivi si deve sviluppare mercati dei capitali profondi e realizzare un autentico mercato unico.

Intelligenza Artificiale: la rivoluzione che trasforma logistica, lavoro e imprese

Tra i molti tavoli di approfondimento e discussione durante World Economic Forum di Davos si è parlato anche di ciò che, giorno dopo giorno, sta sempre più incidendo nella vita di imprese e cittadini, ovvero dell’IA e dell’IA generativa. Karmesh Vaswani Presidente, Infosys BPM; Vicepresidente esecutivo e responsabile del settore, Consumer, Retail e Logistica, Infosys Limited, nel suo intervento ha spiegato come l’Intelligenza Artificiale può trasformare la logistica ottimizzando le supply chain con prezzi in tempo reale, pianificazione predittiva e maggiore sicurezza, incrementando al contempo la sostenibilità. L’informatica quantistica accelererà l’innovazione utilizzando algoritmi avanzati e calcoli più rapidi per rivoluzionare l’efficienza logistica, la tracciabilità e la gestione delle crisi. La robotica e gli umanoidi si occuperanno di attività ripetitive, ridurranno i costi e guideranno la sicurezza, richiedendo nuovi contratti sociali e rimodellando la forza lavoro.

Temi, questi dell’IA, che sono emersi anche alla recente Assemblea di Federlogistica del 22 gennaio scorso. “Per l’Italia – ha ricordato Luigi Merlo – l’intelligenza artificiale potrebbe rivelarsi essenziale nei prossimi 5 o 6 anni in cui, come già successo per il settore autostradale (e accade ancora oggi) le grandi infrastrutture di trasporto e mobilità di merci e persone andranno sotto stress per centinaia di cantieri aperti, finalizzati alla realizzazione delle nuove opere in parte previste nel Pnrr. E in questo, come in altri casi, il tema centrale diventa come costruire i modelli ai quali la AI dovrà fornire risposte prevedendo indicazioni operative”.

Secondo una statistica Eurostat l’uso dell’Intelligenza artificiale è in aumento nelle imprese UE. Infatti, nel 2024, il 13,5% delle imprese dell’UE con 10 o più dipendenti ha utilizzato tecnologie di IA per svolgere la propria attività, il che indica una crescita di 5,5 punti percentuali rispetto all’8,0% del 2023.


Ad un evento che si è svolto a Roma a Palazzo Wedekind, cui hanno preso parte esperti di lavoro, formazione, media, dal titolo “Evoluzione, trend e prospettive del lavoro: dalla ricerca di nuove competenze all’impatto dell’intelligenza artificiale e dei cambiamenti demografici”, segnalato da un Comunicato stampa INPS, sono state affrontate le questioni relative all’impatto e alla formazione che l’IA, una vera rivoluzione industriale nel mondo del lavoro, al quale occorre sempre più un rafforzamento di competenze.

Automazione, Creatività e Tecnologia: l’export italiano che traina l’economia

L’export italiano di macchinari ad alta intensità di Automazione, Creatività e Tecnologia (ACT) vale 32,1 miliardi di euro, con un potenziale di crescita stimato in 8 miliardi. Lo evidenzia la seconda edizione di INGENIUM, il rapporto del Centro Studi Confindustria realizzato con il sostegno di Federmacchine. 

L’industria italiana del bene strumentale assicura da sempre un contributo decisivo al saldo della bilancia commerciale del paese, operando su mercati molto variegati per geografia, cultura e tipologia della domanda.

 

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