loader image
Chiudi

Stop mascherine al chiuso: cosa è cambiato dal 15 giugno

Possiamo dire addio alle mascherine nei luoghi chiusi, come si apprende alla fine del Consiglio dei ministri del 15 giugno scorso. Mascherine ancora sul volto invece negli ospedali, nelle Rsa e sui trasporti (esclusi gli aerei) fino al 30 settembre prossimo. Decade inoltre anche l'obbligo di vaccinazione per gli over 50. Con queste nuove decisioni si preannuncia un'estate più libera, proprio per favorire la ripresa del turismo, tra i settori che hanno sofferto di più per colpa della pandemia. Vediamo nel dettaglio cosa cambia a partire dal 15 giugno.

MUSEI E MOSTRE. Cade l'obbligo di mascherine anche per le mostre e i musei al chiuso, resta solo la raccomandazione. CINEMA, TEATRO E SPORT - Niente green pass e niente mascherine nemmeno nei luoghi al chiuso, che rimane solo raccomandata. PALESTRE E PISCINE - Anche per le palestre e piscine al chiuso decade l'obbligo delle mascherine.

IN ALBERGO. Niente green pass né obbligo di mascherina negli hotel o in generale nelle strutture ricettive. Lo stesso vale per ristoranti, palestre, piscine e centri benessere degli alberghi nonché per feste e cerimonie.

TRASPORTI - Fino al 30 settembre mascherina obbligatoria nei mezzi a breve e a lunga percorrenza, quindi bus, tram, metropolitane, treni, navi, traghetti. Non è invece più obbligatorio il green pass. Niente mascherina, invece, per le funivie e per i voli sia nazionali che internazionali. A SCUOLA - Scompare l'obbligo nelle scuole, anche durante lo svolgimento degli esami degli esami di Stato del primo e secondo ciclo di istruzione. Anche per l'esame di maturità la mascherina verrà solo raccomandata.

OSPEDALI E RSA - Qui "sopravvive" il green pass, che fino al 30 settembre andrà mostrato (nella versione "super", ossia dopo il vaccino o la guarigione) per visitare parenti e amici ricoverati. Rimane anche l'obbligo di mascherina per i lavoratori, gli utenti e i visitatori delle strutture sanitarie, socio-sanitarie e socio-assistenziali, incluse le strutture di ospitalità e lungodegenza, le residenze sanitarie assistite, gli hospice, le strutture riabilitative, le strutture residenziali per anziani, anche non autosufficienti, e comunque le strutture residenziali.

IN VIAGGIO Le regole cambiano a seconda dei Paesi di destinazione ma il green pass nella sua forma "base" continuerà a essere necessario per l'ingresso nei Paesi dell'Ue. Lo stesso per chi arriva (o rientra) in Italia: servirà ancora il green pass base, ossia anche solo con tampone. Un'ordinanza del ministro Speranzaha invece fatto cadere l'obbligo di compilare il modulo Plf (Passenger locator form)

AL RISTORANTE - Niente green pass e nemmeno più obbligo di mascherina, sia all'aperto che al chiuso per i clienti.

NEGOZI E SUPERMERCATI - Anche qui niente green pass e niente mascherine. Lo stesso vale per i bar, dove cade ogni distinzione tra consumazione al tavolo e seduti. AL LAVORO - Il green pass non dovrà più essere mostrato: chiunque, vaccinato o no, potrà entrare. Per quanto riguarda l’uso di mascherine da parte di titolari e addetti rimane invece in vigore l’obbligho in base ai Protocolli Sicurezza sui luoghi di lavoro vigenti fino al 30 giugno. Per un aggionamento bisognerà aspettare l’esito di un nuovo incontro, dopo quello già avvenuto il 6 aprile scorso, in programma per la reviosine dei protocolli Covid tra le parti sociali e il ministro del Lavoro.

Consulta l'ordinanza in pdf del Ministero della Salute del 15 giugno pubblicata in Gazzetta Ufficiale

Ti servono maggiori informazioni?