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L'outlook della settimana. Il punto al 30 gennaio 2024

Politica monetaria e rischi per la crescita economica
Una delle decisioni più attese, e a dire il vero anche previste della settimana, è quella di Politica monetaria della BCE, di mantenere invariati i tre tassi di interesse di riferimento della Banca centrale. Ha spiegato la Presidente Lagarde che la tendenza al ribasso dell’inflazione di fondo è proseguita. Le condizioni di finanziamento restrittive frenano la domanda, contribuendo al calo dell’inflazione e l’intenzione è quella di rimanere determinati ad assicurare il ritorno tempestivo dell’inflazione all’obiettivo del 2% a medio termine. Christine Lagarde, in conferenza stampa, ha poi parlato dei rischi per la crescita economica, che potrebbe risultare inferiore se gli effetti della politica monetaria si rivelassero più intensi delle attese, ma anche dei rischi legati ai conflitti in corso, che potrebbero portare ad un rialzo dell’inflazione, soprattutto per la questione medio-orientale che potrebbe far aumentare i prezzi dell’energia e i costi di trasporto nel breve termine e ostacolare il commercio mondiale.

Attività economica nell’eurozona
Secondo i dati preliminari dell’indagine HCOB PMI® FLASH dell’Eurozona, appare che l’attività economica nell’eurozona ha registrato la sua più lenta contrazione degli ultimi sei mesi, a causa principalmente del calo dei nuovi ordini sia nel settore manifatturiero che in quello terziario. Tuttavia, la contrazione complessiva degli ordini è stata la meno pronunciata da giugno scorso, e questo ha contribuito a mantenere stabili i livelli occupazionali e ad aumentare l’ottimismo riguardo all’attività economica dell’anno prossimo. E anche se i tempi di consegna si sono allungati per la prima volta in un anno a causa dell’interruzione del traffico sul Mar Rosso, i costi medi nel settore manifatturiero sono continuati a diminuire.
 

Stima della ricchezza
Pubblicato questa mattina l’interessante studio sulle stime della ricchezza elaborate dall’Istat e dalla Banca d’Italia. Vi leggiamo che alla fine del 2022 la ricchezza netta delle famiglie italiane è stata pari a 10.421 miliardi di euro. Rispetto al 2021 è diminuita dell’1,7% in termini nominali, dopo tre anni di crescita; il calo in termini reali, usando come deflatore l’indice dei prezzi al consumo, è stato più marcato (-12,5%).

L’importanza dell’Euro
Intervenendo alla conferenza “Ten years with the euro” sul ruolo dell’euro nel decimo anniversario della sua adozione in Lettonia, Fabio Panetta Governatore della Banca d’Italia, ha ribadito l’importanza dell’Euro come “fondamento dell’Unione economica e monetaria. Quest’ultima, a sua volta, rappresenta ben più di un mero accordo economico e finanziario. Essa simboleggia la determinazione con cui i paesi membri percorrono il cammino verso l’unificazione europea. In una fase di tensioni geopolitiche, la UEM rappresenta altresì una sorta di clausola di difesa collettiva: ogni attacco rivolto a un suo membro colpisce la moneta unica, un elemento essenziale della nostra sovranità condivisa, ed equivale a un attacco a tutta l’Unione”.
 

Auto elettriche
Nel 2022 (fonte Eurostat), il numero di autovetture elettriche a sola batteria nei paesi dell’UE ha quasi raggiunto i tre milioni, ovvero un aumento del +55% rispetto al 2021. In Italia l’elettrico è in difficoltà in un mercato dell’auto con numeri ancora lontani dagli anni pre-pandemia. In questo contesto si registra la difficoltà dell’elettrico ricaricabile. A dicembre 2023 erano presenti alcune migliaia di auto elettriche invendute in stock presso i concessionari. Il mercato, scrive Simonpaolo Buongiardino, presidente di Federmotorizzazione Confcommercio, non premia l'auto elettrica ricaricabile nonostante gli sforzi dell'Europa, delle case automobilistiche e delle istituzioni. Il prezzo elevato, le incertezze sulle batterie e le scarse infrastrutture di ricarica ostacolano le vendite. Inoltre, preoccupazioni sull'autonomia limitata nei viaggi contribuiscono al problema.

Scenario occupazionale globale
Tra le molte news presenti di questa settimana non possiamo non segnalare il World Employment and Social Outlook: Trends 2024 a cura di ILO (International  Labour Organization), leggibile per intero in inglese, che rivela uno scenario occupazionale globale complesso e sfaccettato. 

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