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L'outlook della settimana. Il punto al 26 novembre 2024

Rischi significativi per l’economia europea e l’esito di Cop29

Per la maggior parte delle economie del G20, la crescita è destinata a indebolirsi nei prossimi cinque anni e a rimanere ben al di sotto di quanto era tipico nei due decenni precedenti la pandemia, secondo uno studio del Fondo Monetario Internazionale che incita a puntare sulle riforme per invertire questa rotta. Frank Elderson, membro del comitato esecutivo della BCE e vicepresidente del consiglio di vigilanza della BCE, nel suo recente discorso presso l’Università di Cipro, ha definito l’attuale contesto economico come un sistema a “collo di bottiglia”. Il processo disinflazionistico, ha spiegato, procede bene, permettendo una riduzione dei tassi di 75 punti base, ma l'economia europea resta esposta a rischi significativi. Tensioni geopolitiche, protezionismo e crisi climatiche rappresentano “colli di bottiglia”, sfide strutturali crescenti per il futuro. Elderson ha ragione: fra gli impedimenti, le strettoie che impediscono di procedere più spediti, in questo periodo storico, c’è anche la questione climatica. Allora è il caso di riflettere sull’esito dell’ultima Cop29 di Baku che ha sancito l'obbligo per i Paesi ricchi di finanziare la transizione energetica e l'adattamento ai cambiamenti climatici dei Paesi in via di sviluppo fino al 2035 con la somma di 300 miliardi di euro, da molti giudicata insufficiente, che rappresenta la metà di quanto richiesto dai Paesi in via di sviluppo. A pagare questa somma saranno i 23 paesi sviluppati più l’Unione europea, designati nel 1992 come storicamente responsabili del cambiamento climatico. Singapore, i Paesi del Golfo e la Cina, pur essendo stati invitati, non aderiscono all’accordo, nonostante il loro significativo contributo alle emissioni globali.

Le imprese vogliono recuperare il ritardo e intanto si è sull’orlo del declino

I rappresentanti delle industrie dei tre Paesi europei maggiormente industrializzati, Francia, Italia e Germania sono convenute a Parigi per il VI Forum Trilaterale al termine del quale hanno sottoscritto una dichiarazione congiunta che rappresenta un vero grido di allarme teso a sollecitare i legislatori a supportare tutte le tecnologie a basse emissioni di carbonio, a ridurre la burocrazia per migliorare la competitività rispetto agli USA e a incrementare gli investimenti in ricerca e sviluppo al 3% del PIL. Si chiede inoltre di sbloccare 800 miliardi di euro per rafforzare l'ecosistema di finanziamento e rendere l'UE più competitiva a livello globale.
L’ indice HCOB PMI®FLASH, evidenzia un declino economico nell’Eurozona, con la contrazione del manifatturiero cui ora si aggiunge anche quella dei servizi. Secondo il rapporto: “Difficilmente la situazione avrebbe potuto rivelarsi peggiore. Il settore manifatturiero dell’eurozona sta affondando sempre più nella recessione, e adesso, dopo i due mesi precedenti di lieve crescita, anche il settore dei servizi sta iniziando ad essere in difficoltà”.

In Italia

In questo scenario complesso e ricco di incertezze e difficoltà come abbiamo visto, spiega la Banca d’Italia nel suo secondo Rapporto sulla stabilità finanziaria, il contesto rimane stabile, con condizioni favorevoli sui mercati finanziari e riduzione del differenziale di rendimento tra titoli di Stato italiani e tedeschi. La redditività delle banche è in crescita, mentre quella delle imprese ha mostrato segni di debolezza. I rischi per le famiglie e i fondi comuni sono contenuti.
Va meglio la produzione nelle costruzioni che, scrive Istat, dopo il calo congiunturale di agosto, a settembre 2024 mostra una ripresa. Anche nella media del terzo trimestre si osserva un moderato incremento rispetto al secondo.

La fiducia di imprese e consumatori sarà comunicata da Istat questa settimana, il 28 novembre, intanto possiamo avere qualche interessante spunto di riflessione dalla ricerca Confcommercio-Format Research sul Black Friday. Emerge che il 67,2 degli italiani è pronto a fare acquisti durante questa settimana, con una spesa media in aumento. A prendersi la scena saranno principalmente donne e adulti sotto i 50 anni in gran parte del Nord Italia e quasi due su tre sfrutteranno questa occasione per anticipare i regali di Natale, con un aumento significativo rispetto al 2023.

 

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