Ok del Cdm a un decreto che obbliga i gestori a esporre il prezzo medio nazionale a fianco di quello proposto. In autostrada “tetto” ai prezzi. Gestori in sciopero il 25 e 26 gennaio.
Le stazioni di servizio dovranno esporre il prezzo medio nazionale dei carburanti, che verrà elaborato ogni giorno dal Ministero dell'Ambiente, a fianco di quello proposto dal gestore. Previste sanzioni in caso di violazioni, mentre la recidività potrebbe portare fino alla sospensione dell’attività per un periodo da sette a novanta giorni. È la novità principale del decreto approvato dal Consiglio dei ministri il 10 gennaio scorso per arginare l'ondata di rincari partita da inizio anno. Sulla rete autostradale, inoltre, gli esercenti dovranno applicare prezzi di vendita non superiori a una percentuale del prezzo medio giornaliero che verrà determinata da una apposita norma. Rinnovata per il primo trimestre del 2023, infine, la possibilità per i datori di lavoro di concedere ai dipendenti buoni benzina per un valore massimo di 200 euro.
“Ondata di fango”: gestori in sciopero il 25 e 26 gennaio
"Per porre fine a questa 'ondata di fango' contro una categoria di onesti lavoratori e cercare di ristabilire la verità, le associazioni dei gestori, unitariamente, hanno assunto la decisione di proclamare lo stato di agitazione della categoria, su tutta la rete, di avviare una campagna di controinformazione sugli impianti e di proclamare, per le giornate del 25 e 26 gennaio 2023, una prima azione di sciopero, con presidio sotto Montecitorio". Lo si legge in una nota di Figisc-Confcommercio, Faib-Confesercenti e Fegica, che prosegue: "l'impressione che la categoria ha tratto da questa vicenda è quella di un Esecutivo a caccia di risorse per coprire le proprie responsabilità politiche, senza avere neppure il coraggio di mettere la faccia sulle scelte operate e ben sapendo che l’Agenzia delle Dogane, il Mimit, e l’Agenzia delle Entrate hanno, già oggi, la conoscenza e la disponibilità di dati sul movimento, sui prezzi dei carburanti e sull’affidabilità delle comunicazioni giornaliere rese dalla categoria. È un imbroglio mediatico al quale le organizzazioni di categoria intendono dare risposte con la mobilitazione dei gestori".
Assopetroli-Assoenergia: "Solidarietà ai gestori"
Il presidente di Assopetroli-Assoenergia, Andrea Rossetti, ha scritto alle organizzazioni sindacali dei gestori per esprimere "solidarietà" in vista dello sciopero dei benzinai del 25 e 26 gennaio. "I fatti degli ultimi giorni, le molte improvvide esternazioni di autorevoli esponenti politici e di Governo, a seguito della mancata proroga dello sconto accise, hanno destato in tutti noi viva preoccupazione". "Un'aggressiva campagna di falsificazione e delegittimazione, sebbene fosse lampante dall'inizio che l'unico responsabile dell'improvviso aumento dei prezzi fosse il fisco", ha aggiunto Rossetti. "Ma anziché assumersi la responsabilità di aver azzerato lo sconto accise, scelta legittima e difendibile per ragioni di finanza pubblica, il Governo - ha sottolineato Rossetti - ha inizialmente puntato il dito contro i benzinai e la fantomatica speculazione dei distributori. Si è instaurato un clima deprecabile, col corollario minaccioso di Authority, Procure e Guardia di Finanza sguinzagliate a caccia degli untori. Una brutta pagina di cronaca da cancellare e riscrivere rapidamente". Il presidente dell'associazione ha quindi voluto "condividere i sentimenti di frustrazione, rabbia e amarezza". Per Rossetti, "il disagio che esprimete pubblicamente è condiviso dall'intera nostra categoria. Ci auguriamo che la sollecitazione corale che tutte le rappresentanze del settore stanno facendo pervenire al Governo inducano l'apertura di un confronto urgente sull'emanando Decreto legge. E che ciò sia il preludio alla riapertura un Tavolo progettuale, di legislatura, sul futuro del downstream petrolifero che si segnala essenziale e strategico per il Paese".