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L'outlook della settimana. Il punto al 16 maggio 2023

Demografia
L’11 e il 12 maggio, presso l’Auditorio della Conciliazione a Roma si è tenuta la terza edizione degli Stati Generali della Natalità, evento dedicato alla questione demografica del nostro Paese, interessato dal “più grave calo delle nascite da 160 anni a questa parte”. Quello demografico è il tema da cui passa il futuro dell’Italia e negli ultimi anni, anche per via dell’epidemia di Covid, cosa comune a tutt’Europa, come mostrano i dati Eurostat, il calo delle nascite si è particolarmente aggravato, specie se confrontato con il numero di decessi: 392.598 nascite nel 2022 e più di 700mila decessi nello stesso periodo. È come se lo scorso anno avessimo perso una città delle dimensioni di Bari. (Vedi QUI)

Il G7 economico
In attesa del summit di Hiroshima, dal 19 al 21 maggio, i Ministri delle Finanze e i Governatori delle Banche Centrali del G7, o i loro sostituti, si sono riuniti a Niigata in Giappone. È stato un incontro importante al termine del quale è stato rilasciato un comunicato congiunto nel quale sono stati affrontati i temi di maggiore attualità: dalla guerra in Ucraina alle questioni macroeconomiche, all’intenzione di agire, attraverso azioni immediate, per limitare l’aumento della temperatura globale a 1,5 gradi Celsius entro il 2030 e raggiungere emissioni zero entro il 2050. A proposito di cambiamento climatico, è di oggi la notizia che, fonte Eurostat, nel quarto trimestre del 2022, le emissioni di gas a effetto serra dell’economia dell’UE sono state pari a 938 milioni di tonnellate di CO2, in diminuzione del 4% rispetto allo stesso trimestre del 2021. Sempre rimanendo in tema, segnaliamo lo scritto di Alfred Kammer, FMI, dove si argomenta che per affrontare con successo il cambiamento climatico è necessario un approccio coordinato, anche nei confronti dei sussidi per la transizione green.

Inflazione e tassi di Interesse
Luis de Guindos, Vicepresidente della BCE, ha rilasciato un’importante intervista a Isabella Bufacchi su Il Sole 24 Ore
. Argomento principale, ovviamente, l’inflazione e i rialzi dei tassi con il conseguente inasprimento delle politiche finanziarie della Banca Centrale Europea. La buona notizia è che, pur avendo ancora un’inflazione alta, la politica restrittiva è alla fase conclusiva: “L’aumento “normale” dei tassi in politica monetaria è un quarto di punto. I rialzi da 50 e 75 punti base sono stati dei passi straordinari per rispondere a un’inflazione molto alta. Dovevamo innalzare i tassi di 375 punti base, è stata una fase importante e l’inflazione infatti sta scendendo. Ora siamo arrivati alla fase finale del nostro viaggio di inasprimento monetario, e dunque torniamo alla normalità, ai passi da 25 punti base”.

L’Economia italiana
È buona la valutazione dell’economia italiana che leggiamo nella Nota Mensile di Istat. I primi segnali di rallentamento del trend discendente dell’inflazione e il recedere delle turbolenze finanziarie hanno spinto le principali banche centrali a proseguire il processo di rialzo dei tassi di interesse anche se con un ritmo più moderato. Nel primo trimestre, il Pil italiano ha mostrato, in base alla stima preliminare, un aumento superiore a quello dell’area euro, a cui hanno contribuito sia la domanda interna sia quella estera netta. Bene anche l’occupazione e la fiducia di consumatori e imprese.

Secondo il MIC, Misery index di Confcommercio, cala di oltre un punto il disagio sociale rispetto a febbraio. In calo i prezzi dei beni e servizi ad alta frequenza d’acquisto, scende anche la disoccupazione. Restano incerti l’andamento del mercato del lavoro e il rientro dell’inflazione.

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