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L'outlook della settimana. Il punto al 22 luglio 2025

Incertezza globale e prospettive moderate

Lo scenario economico globale resta incerto a causa della crescente tensione commerciale tra USA e UE, aggravata dai nuovi annunci sui dazi statunitensi e dal deprezzamento del dollaro. Il FMI conferma queste preoccupazioni, prevedendo per il 2025 una crescita globale del 2,8%, ben sotto la media storica, e un’inflazione in calo, ma con ritmi moderati. In questo quadro, l’economia italiana e quella globale stanno attraversando una fase delicata, in cui la crescita resta contenuta e l’incertezza politica ed economica frena investimenti e consumi. Restano, tuttavia, spazi di resilienza attraverso la diversificazione dei mercati, il controllo inflattivo e il consolidamento finanziario pubblico. 

Italia: export sotto pressione ma resilienza possibile

Secondo Confindustria, questo clima instabile erode fiducia e competitività, influendo negativamente su export, consumi e investimenti. E per l’Italia, l’effetto combinato di dazi e dollaro debole peserebbe sull’export, con una riduzione prevista del 4% entro il 2027, e sugli investimenti in macchinari e impianti (-1%). Tuttavia, la capacità degli esportatori italiani di diversificare i mercati di sbocchi potrebbe mitigare questi effetti negativi, con un aumento previsto di 13 miliardi di euro nelle vendite su mercati alternativi. Complessivamente, l’impatto sul PIL italiano sarebbe una riduzione dello 0,8% rispetto allo scenario base. E sulla questione dazi è interessante la recente intervista al Presidente Confcommercio Sangalli: "Bisogna stimolare la domanda interna e va rafforzato il contrasto alla contrattazione pirata".

 Situazione congiunturale nazionale: crescita modesta

La congiuntura economica italiana è caratterizzata da una crescita modesta e consumi fragili. Secondo l’Ufficio Studi di Confcommercio, a luglio il PIL dovrebbe crescere dello 0,2% mensile, mentre a giugno i consumi risultano diminuiti dell’1% rispetto al 2024. Anche l'industria appare stagnante nel secondo trimestre, sebbene l'inflazione rimanga sotto controllo (1,7% a giugno secondo ISTAT).

 Andamento settoriale: costruzioni e commercio estero

L’ISTAT segnala una flessione nella produzione delle costruzioni a maggio 2025 (-1,4%), nonostante una crescita moderata su base trimestrale. Inoltre, sul fronte del commercio estero, ISTAT registra una diminuzione sia delle esportazioni (-2,3%) che delle importazioni (-4,1%), con l'export extra-UE particolarmente colpito. In questo quadro, i settori alimentare e farmaceutico si confermano dinamici e in controtendenza.

Finanziaria pubblica e risparmio delle famiglie

In ambito finanziario pubblico, Banca d’Italia evidenzia un miglioramento con la riduzione del debito pubblico italiano di 10 miliardi a maggio, attestandosi a 3.053,5 miliardi di euro. Le entrate tributarie dei primi cinque mesi crescono del 3,3%, indicando una moderata stabilità fiscale.
Sul fronte del risparmio familiare, Unioncamere mostra marcate disparità territoriali. Milano, Roma e Torino concentrano circa un quarto del risparmio totale italiano, ma le famiglie più propense al risparmio sono a Biella (15,51%), Asti e Vercelli, con tassi molto superiori alla media nazionale dell'8,27%. Al contrario, al Sud si osserva una maggiore difficoltà ad accantonare risorse, con Trapani, Siracusa e Crotone in coda alla classifica.

Mercato automobilistico europeo dipendente dagli USA

Secondo Eurostat, gli Stati Uniti rappresentano un mercato strategico per l’industria automobilistica europea, generando il 20% del valore aggiunto estero del settore. Nel 2023, l'industria automobilistica UE ha prodotto valore aggiunto estero per 91,6 miliardi di euro, in crescita rispetto all’anno precedente, evidenziando una forte dipendenza da questo mercato chiave.

Cultura e tempo libero: segnali di debolezza e necessità di sostegno

Le librerie italiane mostrano difficoltà, secondo l’Osservatorio di Ali Confcommercio realizzato con Format Research e illustrato dalla Ricercatrice Senior Maria Francesca Atzeni. Il clima di fiducia e i ricavi sono in calo rispetto al 2024, mentre permangono criticità finanziarie. Nonostante una previsione di miglioramento nella seconda parte del 2025, i risultati resterebbero inferiori a quelli dell’anno precedente.

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