Gennaio 20, 2023
Sindacati dei gestori delusi dall'incontro al ministero delle Imprese e del Made in Italy. Il presidente Figisc Bearzi: "Ci aspettavamo ben altro per revocare lo sciopero"
I gestori dei distributori dei carburanti confermano lo sciopero per il 25 e 26 gennaio. Nel corso di una conferenza stampa, al termine del tavolo al ministero delle Imprese, le tre organizzazioni Faib Confesercenti, Fegica, Figisc-Anisa Confcommercio, hanno ribadito la volontà di scioperare per 48 ore. Il presidente della Figisc-Confcommercio, Bruno Bearzi, ha espresso la sua delusione: "Ci aspettavamo ben altro per revocare lo sciopero". "C'è stato uno sforzo per ridurre le sanzioni ma rimane l'obbligo del cartello - ha detto Bearzi - così il messaggio che rimane è che siamo una categoria da tenere sotto controllo perché speculiamo". "Lo sciopero è confermato - ha aggiunto - ma fino all'ultimo momento siamo disponibili a vedere se troviamo margini di manovra".
Il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, il 14 gennaio scorso ha firmato il decreto Carburanti. Pubblicato anche in Gazzetta Ufficiale, il decreto è entrato in vigore dal 15 gennaio 2023. Ecco le misure principali punto per punto:
Il presidente di Assopetroli-Assoenergia, Andrea Rossetti, ha scritto alle organizzazioni sindacali dei gestori per esprimere "solidarietà" in vista dello sciopero dei benzinai del 25 e 26 gennaio. "I fatti degli ultimi giorni, le molte improvvide esternazioni di autorevoli esponenti politici e di Governo, a seguito della mancata proroga dello sconto accise, hanno destato in tutti noi viva preoccupazione". "Un'aggressiva campagna di falsificazione e delegittimazione, sebbene fosse lampante dall'inizio che l'unico responsabile dell'improvviso aumento dei prezzi fosse il fisco", ha aggiunto Rossetti. "Ma anziché assumersi la responsabilità di aver azzerato lo sconto accise, scelta legittima e difendibile per ragioni di finanza pubblica, il Governo - ha sottolineato Rossetti - ha inizialmente puntato il dito contro i benzinai e la fantomatica speculazione dei distributori. Si è instaurato un clima deprecabile, col corollario minaccioso di Authority, Procure e Guardia di Finanza sguinzagliate a caccia degli untori. Una brutta pagina di cronaca da cancellare e riscrivere rapidamente". Il presidente dell'associazione ha quindi voluto "condividere i sentimenti di frustrazione, rabbia e amarezza". Per Rossetti, "il disagio che esprimete pubblicamente è condiviso dall'intera nostra categoria. Ci auguriamo che la sollecitazione corale che tutte le rappresentanze del settore stanno facendo pervenire al Governo inducano l'apertura di un confronto urgente sull'emanando Decreto legge. E che ciò sia il preludio alla riapertura un Tavolo progettuale, di legislatura, sul futuro del downstream petrolifero che si segnala essenziale e strategico per il Paese".
RISTORAZIONE E CELIACHIA: L'IMPEGNO DELLA FIPE
Aprile 25, 2024
REGIONE PIEMONTE: NUOVA MODULISTICA PER COMMERCIANTI AMBULANTI
Aprile 23, 2024
G7: REGOLE PER LE IMPRESE NELLE ZONE GIALLE E ROSSE
Aprile 23, 2024
L'outlook della settimana. Il punto al 23 aprile 2024
Aprile 23, 2024
CORSI GRATUITI PER LA SICUREZZA IN PARTENZA NEL MESE DI MAGGIO
Aprile 22, 2024
Corsi gratuiti per la sicurezza in partenza nel mese di MAGGIO
Aprile 19, 2024
Banca d'Italia. Bollettino economico 2/2024
Aprile 18, 2024