Luglio 15, 2025
La sfida commerciale tra UE e USA: un conflitto dalle ricadute globali
La recente decisione annunciata dal Presidente statunitense Donald Trump di introdurre una tariffa doganale generalizzata del 30% sui prodotti esportati dall'Unione Europea a partire dal 1° agosto 2025 rappresenta una preoccupante escalation nelle tensioni commerciali transatlantiche. Una misura ben oltre il 10% atteso dai leader europei, destinata ad avere forti ripercussioni su imprese e consumatori europei, mettendo ulteriormente sotto pressione un quadro economico già instabile a livello internazionale.
L’Italia tra resilienza economica e fragilità industriale
Nel quadro europeo e globale dominato da incertezza e tensioni geopolitiche, l'economia italiana continua comunque a mostrare segni di moderata crescita. Secondo i dati del recente Bollettino Economico della Banca d’Italia, il PIL nazionale ha registrato una crescita dello 0,3% nel primo trimestre 2025, spinta soprattutto da consumi e investimenti, e si prevede, pur nell’evidente incertezza che caratterizza questi tempi, che crescerà dello 0,6% nel 2025 e dello 0,8% in media nel biennio successivo. Ciò nonostante, l'industria italiana torna a mostrare fragilità strutturali, con la produzione industriale che registra, dato Istat, un calo mensile del -0,7% a maggio, dopo due mesi consecutivi di lieve crescita.
Le banche italiane tra stabilità e sfide internazionali
L’Assemblea dell’ABI 2025 ha ribadito il ruolo centrale del sistema bancario italiano quale pilastro di stabilità e sviluppo economico. Tuttavia, il Presidente Antonio Patuelli ha evidenziato l’esistenza di rischi significativi derivanti dai conflitti in Europa e Medio Oriente, con possibili ripercussioni negative su inflazione, energia e fiducia internazionale. Inoltre ha anche ammonito che “se si sviluppassero guerre commerciali, i mercati ne soffrirebbero, aumenterebbero le incertezze per le imprese, i crediti potrebbero deteriorarsi maggiormente e le banche ne subirebbero gli effetti. Si rischierebbe una nuova recessione”. Contestualmente, il Governatore della Banca d’Italia Fabio Panetta ha sottolineato come la crescente incertezza relativa agli Stati Uniti apra nuove opportunità per un possibile riorientamento verso l'Europa dei capitali globali.
Occupazione in crescita, ma permangono squilibri e disagio sociale
I dati Unioncamere delineano una dinamica positiva dell’occupazione, con 575mila entrate previste a luglio e oltre 1,5 milioni nel trimestre luglio-settembre. Tuttavia, la difficoltà di reperire personale qualificato, pari al 45,4% delle posizioni offerte, rappresenta un elemento critico che rischia di frenare il potenziale espansivo delle imprese.
Secondo il Misery Index Confcommercio, strumento che misura il disagio sociale, se ne segnala la risalita, trainato dall’aumento dell’inflazione sui beni ad alta frequenza d’acquisto, che pesa direttamente sulle famiglie italiane.
Popolazione, i nuovi orizzonti europei
Nel contesto più ampio dell’Unione Europea, Eurostat registra per il quarto anno consecutivo un aumento demografico, dopo il covid-19, trainato principalmente dai flussi migratori post-pandemici. Dal 2012, il saldo naturale negativo (più decessi che nascite) della popolazione dell’UE è stato superato dal saldo migratorio netto positivo.
L’Intelligenza Artificiale e il futuro del lavoro
In ambito occupazionale e produttivo emerge il tema dell’intelligenza artificiale in una interessante pubblicazione di ILO, International Labour Organization. Sindacati e lavoratori richiedono un ruolo attivo nel definire le regole che governano l'introduzione dell'IA nei processi produttivi. L’obiettivo è quello di utilizzare le tecnologie digitali per valorizzare, piuttosto che sostituire, il lavoro umano, garantendo equità e inclusività nella transizione tecnologica.
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