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L'outlook della settimana. Il punto al 24 giugno 2025

Geopolitica e mercati globali: tra conflitti e siccità

Il quadro economico globale rimane contrassegnato da profonde incertezze. L'intensificarsi del conflitto tra Israele e Iran, scrive Ufficio studi di Confindustria nella sua Congiuntura Flash, ha già causato un incremento del prezzo del petrolio, influenzando negativamente fiducia e consumi globali. A ciò si aggiunge la crescente frammentazione del commercio internazionale, che pone significativi rischi soprattutto per le economie aperte come quella europea. Ma le guerre in corso non debbono farci dimenticare l’esistenza di altre gravi questioni, come il cambiamento climatico, che influenzano la vita economica e sociale di intere popolazioni. L'OCSE segnala come i danni economici causati dalla siccità siano aumentati drasticamente negli ultimi anni, con costi previsti in ulteriore crescita, stimati almeno del 35% superiori entro il 2035.

Europa: fragilità e tenuta strutturale

Nell'Eurozona, l'attività economica resta in modesta espansione. A giugno, l’Indice HCOB Flash PMI registra un valore di 50,2, appena sopra la soglia di stagnazione, segnalando una crescita economica marginale e una ripresa tutt'altro che solida. Per contrastare le incertezze, la BCE, nel Bollettino economico di giugno, mantiene un atteggiamento prudente, con decisioni di politica monetaria prese riunione per riunione per stabilizzare l'inflazione al 2%.
Il Direttore Generale del FMI, Kristalina Georgieva, in audizione all’Eurogruppo, ha ricordato come l'Europa debba rafforzare il mercato unico per mantenere competitività e dinamismo, evitando il rischio di declino relativo. Questa visione trova riscontro nelle parole della governatrice Christine Lagarde, Presidente della BCE, che alla nona Conferenza Annuale di Ricerca “Integrazione economica e finanziaria in un mondo in tempesta e frammentato”, organizzata dalla Banca Nazionale dell’Ucraina e dalla Narodowy Bank Polski a Kiev, sottolinea l'importanza di rafforzare i legami commerciali interni al continente per mitigare gli effetti negativi della frammentazione globale.

Italia, tra resilienza e vulnerabilità

L'economia italiana presenta elementi di forza e debolezza. Il mercato immobiliare italiano, dati Istat, mostra una lieve flessione trimestrale (-0,2%), mentre registra un positivo incremento (+2,4%) nella produzione del settore costruzioni, sempre Istat. Tuttavia, fenomeni come la contraffazione, continuano a incidere negativamente sulle imprese. Per il segretario generale di Confcommercio, Marco Barbieri, resta “necessario un rafforzamento dei controlli da parte delle autorità locali, a tutela della legalità e della concorrenza leale”.
Sensibile alle tensioni internazionali, l'industria distillatoria, monitorata da AssoDistil, anche su dati Format Research, nonostante una lieve flessione, mostra una fiducia ancora superiore alla media, pur risentendo dei dazi imposti dagli Stati Uniti. Anche l'export e gli investimenti risentono negativamente delle questioni geopolitiche, che deprimono ulteriormente la fiducia delle imprese.  

Notizie incoraggianti arrivano dal Mezzogiorno che, riporta Svimez, segna una crescita del PIL a +1%, superiore alla media nazionale (0,7%), sostenuta soprattutto dagli investimenti pubblici e dal PNRR.
Tuttavia, tra le principali problematiche dell’Italia rimane cruciale la questione denatalità, identificata dal ministro Giorgetti, nel corso dell’audizione in Commissione parlamentare di inchiesta sugli effetti economici e sociali derivanti dalla transizione demografica, come strategica per la sostenibilità economica e sociale del Paese e vera sfida per la politica italiana.

 

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