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L'outlook della settimana. Il punto al 19 settembre 2023

BCE: decimo rialzo consecutivo dei tassi di interesse

La notizia più attesa è arrivata puntuale il 14 settembre: la Banca Centrale Europea ha di nuovo aumentato i tassi di interesse, il decimo rialzo consecutivo, questa volta dello 0,25%. Questo ulteriore incremento, ha spiegato la Presidente della BCE Christine Lagarde,  “rispecchia la nostra valutazione delle prospettive di inflazione considerati i dati economici e finanziari più recenti… - ha poi aggiunto che - Le proiezioni macroeconomiche di settembre formulate per l’area dell’euro dagli esperti della BCE indicano un tasso di inflazione pari in media al 5,6% nel 2023, al 3,2% nel 2024 e al 2,1% nel 2025, per effetto di una revisione al rialzo per il 2023 e il 2024 e al ribasso per il 2025”. Eventuali prossime scelte dipenderanno solo dai dati, ha aggiunto Lagarde, che ha spiegato come l’economia dell’Eurozona potrebbe restare debole nei prossimi mesi e i rischi per la crescita siano orientati al ribasso e la ripresa che si prevedeva a fine 2023 è rimandata al 2024. 

Andamento dei prezzi in Italia

A poche ore di distanza, l’Istat ha fornito i dati definitivi sull’andamento dei prezzi ad agosto in Italia, spiegando che prosegue la fase di rallentamento dell’inflazione (scesa a +5,4%) e della sua componente di fondo (+4,8%). La decelerazione su base annua dei prezzi al consumo, ancora fortemente influenzata dalla dinamica dei Beni energetici, riflette anche l’evoluzione favorevole dei prezzi di alcune tipologie di servizi (ricreativi, culturali e per la cura della persona e di trasporto) e il rallentamento su base tendenziale dei prezzi dei beni alimentari, la cui crescita in ragione d’anno rimane, tuttavia, su valori relativamente alti (+9,7%). Permane, infine, elevato, sebbene in decelerazione, il ritmo di crescita dei prezzi del “carrello della spesa”, che ad agosto si attesta a +9,4%.

Gli effetti delle politiche restrittive della BCE si stanno manifestando nel nostro Paese 

Nel consueto rapporto mensile dell’ABI leggiamo che gli effetti delle politiche restrittive della BCE si stanno manifestando nel nostro Paese, per esempio con la variazione negativa del secondo trimestre, dì cui abbiamo parlato due settimane fa, o con la riduzione della produzione industriale. Ma gli effetti, aggiungono, si possono ben vedere anche nel nostro mercato bancario: crescono i tassi su depositi e conti correnti, scendono i prestiti a famiglie e imprese, lo spread, quindi il differenziale tra i tassi di interesse medi applicati alle nuove operazioni di finanziamento a famiglie e imprese e il rendimento medio della raccolta bancaria, si sta riducendo.

Per agosto e settembre il Pil è in calo dello 0,1%

Un’analisi dell’economia italiana ci viene fornita dall’Ufficio Studi di Confcommercio che ha pubblicato la sua “Congiuntura Confcommercio”, dalla quale risulta che il rallentamento in atto nella maggior parte dei Paesi europei ha ormai coinvolto anche l’economia italiana, che aveva reagito meglio di altre ai danni causati dalla pandemia. Secondo l’Ufficio Studi, per agosto e settembre il Pil è in calo dello 0,1%. Nel terzo trimestre si avrebbe dunque una crescita del Pil dello 0,1% rispetto al periodo aprile-giugno e dello 0,2% su base annua. Non sarebbe possibile, di conseguenza, raggiungere l’obiettivo di una crescita all’1% a fine anno e dunque è ora possibile stimare un +0,8%. Per quanto riguarda i consumi, questi sono misurati in calo dello 0,2% su base annua. 

Commercio con l’estero

In rallentamento è anche il commercio con l’estero, secondo Istat, che annota una flessione congiunturale per entrambi i flussi commerciali: importazioni ed esportazioni.

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