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Buoni pasto: dal 1° settembre nuove regole per le commissioni. Ecco cosa cambia per gli esercenti

Con l’entrata in vigore dell’articolo 37 della Legge n. 193/2024, meglio conosciuta come la Legge Concorrenza 2023, sono arrivati importanti cambiamenti nel mondo dei buoni pasto, anche per il settore privato. La novità principale riguarda il tetto massimo del 5% sul valore nominale del buono pasto che può essere applicato come commissione dalle società emettitrici.

Commissioni massime, pertanto, al 5% sia per le Istituzioni pubbliche(Comune, Regione, Inps, Inail I ecc) sia per le aziende private.

Fino ad oggi, questo limite era riservato alle Pubbliche Amministrazioni, mentre nel settore privato le commissioni erano ben più alte, anche fino al 17-18%.

Con la nuova normativa, già da fine 2024 non potevano essere più stipulati contratti con commissioni oltre il 5%  con esercenti che non avessero mai avuto contratti per i buoni pasto.

Dal 1° settembre 2025 si stabilisce che tutte le società emettitrici di buoni pasto non potranno applicare commissioni superiori al 5% del valore nominale del buono, anche per chi avesse avuto contratti già esistenti che potranno portare i propri effetti solo fino a fine 2025.

Per cui le società emettitrici proporranno il rinnovo dei contratti.

 

Adeguamento dei contratti: cosa fare?

La legge impone che tutti i nuovi contratti stipulati con le società emettitrici siano conformi a questo limite. I contratti già in essere devono essere riformulati dal 1° settembre 2025 per rispettare la normativa.
Per questi rinnovi occorre aver ben presente che nel 5% debbono essere inclusi tutti i costi, pos, manutenzioni, servizi aggiuntivi ecc.

 

Attenzione ai “Pos unici” a pagamento

Un fenomeno da tenere d’occhio è quello dei “Pos unici” proposti da società terze non emettitrici, che consentono agli esercenti di accettare buoni pasto di diverse società con un solo dispositivo. Attenzione però: questi Pos unici prevedono costi di attivazione e gestione anche superiori a 250 euro l’anno.

Importante sottolineare che gli esercenti non hanno alcun obbligo di aderire a queste soluzioni e hanno il diritto di richiedere gratuitamente il Pos o strumenti equivalenti direttamente dalle società emettitrici, senza costi aggiuntivi oltre la commissione massima consentita.

In sintesi, cosa cambia?

  • Dal 1° settembre 2025, le commissioni sulle operazioni con buoni pasto nel settore privato non potranno superare il 5% del valore nominale.
  • I contratti attuali vanno adeguati alla normativa; i buoni precedentemente emessi restano validi fino al 31 dicembre 2025 con le vecchie condizioni.
  • L’adozione di “Pos unici” è una scelta libera e non obbligatoria per gli esercenti, che possono ottenere dispositivi senza costi extra dalle società emettitrici.

Questa normativa mira a portare maggiore trasparenza, equilibrio e tutela agli esercenti e alle aziende private, uniformando regole già in vigore nella Pubblica Amministrazione.

Per maggiori informazioni potete contattare:

011.5516153  Patrizia Spina
011.5516121  Erica Quartarone
011.5516316  Daniela Triscio

info@epat.it

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